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Cosa si aspettano i mercati

Di
Redazione
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1 Settembre 2023

Milano, 1 set. – Gli investitori attendono oggi una serie di dati macro, utili per capire come sta evolvendo il quadro economico globale sulla base del quale le banche centrali calibreranno la propria politica monetaria. Il tema resta sempre lo stesso: proseguire o meno sulla strada del rialzo dei tassi per contrastare la corsa dell’inflazione.
In mattinata è prevista la diffusione dell’indice Hcob manifatturiero in Spagna, Italia, Francia, Germania e quindi nell’intera Eurozona. In Italia, inoltre, l’Istat pubblicherà i prezzi alla produzione e, soprattutto, l’andamento del Pil nel secondo trimestre. Oltreoceano, invece, c’è attesa per l’indice Pmi Ism manifatturiero agosto e per il rapporto sui posti di lavoro negli Usa nello scorso mese.

Ieri, l’andamento di dati economici più deboli del previsto ha provocato una chiusura mista dei principali indici di Wall Street, mentre oggi i future prevedono un avvio in rialzo della Borsa americana: il future del Dow Jones sale dello 0,20%, quello dell’S&P 500 migliora dello 0,15%, mentre il future del Nasdaq sale dello 0,09%. La rilevazione sul Pil Usa di ieri ha mostrato che l’economia statunitense cresce meno delle attese nel secondo trimestre, un quadro che testimonia un rallentamento economico in corso e allontana quindi i timori di un nuovo rialzo dei tassi d’interesse a settembre.
I mercati asiatici, invece, proseguono in rialzo l’ultima seduta settimanale (Tokyo sale dello 0,58% e l’indice Kospi di Seul migliora dello 0,39%) con le piazze cinesi che mostrano però un progresso più contenuto (Shanghai +0,19%, Hong Kong sulla parità) continuando a risentire dei timori legati alla sofferenza del mercato edilizie: dopo Evergrande anche il gruppo immobiliare cinese Country Garden ha infatti dichiarato perdite record.
Sul fronte della materie prime, il prezzo del petrolio è in crescita sui mercati asiatici, i valori si mantengono più elevati rispetto alle ultime settimane, con il Brent sopra gli 87 dollari al barile, sostenuti da un forte calo delle scorte di greggio statunitensi e dalle aspettative che i leader dell’Opec+ manterranno l’offerta globale ridotta. Al momento i contratti sul Wti sono in rialzo dello 0,15% e vengono ceduti a 83,85 dollari al barile mentre quelli sul Brent passano di mano ad 87,03 dollari, in salita dello 0,23%.
Infine, passando al mercato delle valute, nei primi scambi della mattinata, l’euro si muove in leggero rialzo (+0,06%) nel cambio con il dollaro a 1,0845. La divisa comune è vicino alla parità sullo yen a quota 157,83. Cambio dollaro/yen a 145,51 (-0,02%). (AGI)