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Confedercontribuenti: Prestiti alle Partite Iva, complicati e solo dopo l’ok dell’Europa.

Di
Redazione
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7 Aprile 2020

Il decreto per la liquidità rischia di ritrovarsi con un rubinetto che eroga a gocce. Stando a quanto emerge dai testi in circolazione ieri, l’onere per gestire le nuove garanzie mobilitate – fino a 200 miliardi da Sace che si sommano a quelle relative al fondo per le Pmi – viene scaricato ancora una volta sulle banche.

E la novità è che, nonostante il limitato numero dei casi in cui la garanzia pubblica può arrivare fino al 100 per cento, gli istituti di credito dovranno in ogni caso svolgere un’istruttoria. Questa sarà più veloce per i crediti interamente garantiti, più dettagliata per quelli coperti dal 90% in giù, come accade per le garanzie di Sace che sono inversamente proporzionali al livello di fatturato.

Questo per dire che per accedere alle garanzie ci vorrà tempo e non verranno comunque concesse a tutte le imprese a prescindere dal merito di credito.

Ancora una volta fra cio’ che è stato detto e cio’ che sarà fatto c’è una bella differenza, afferma il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, non trascurando che deve arrivare prima il permesso della “matrigna” Europa.