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Le imprese: obiettivo conciliare innovazione, green e digitale

Di
Redazione
|
26 Giugno 2023

Conciliare innovazione, transizione ecologica e rivoluzione digitale – con le loro complessità e i loro costi – con la necessità di far crescere l’impresa e mantenerla competitiva.

Del resto, Massimo Antonelli, ceo di Ey Italia, tracciando lo scenario in cui si stanno muovendo le aziende tricolori, ha sottolineato che «il Paese ha un buon posizionamento: lo dimostrano gli investimenti esteri che, nell’ultimo anno, sono cresciuti del 17% per numero di progetti, dato superiore alle tre maggiori economie europee (Germania, Uk e Francia)». E se «i manager privati mostrano (secondo i report raccolti da Ey, ndr) un leggero calo nell’aspettativa che hanno sull’impatto del Pnrr nel lungo termine», tuttavia c’è «fiducia sulla capacità del Piano di portare a un ammodernamento delle infrastrutture digitali e fisiche, e di fare passi avanti sulla transizione verso fonti energetiche green».

E la fiducia che guida chi fa impresa l’ha riassunta, con efficacia, Veronica Squinzi, ad di Mapei, citando Albert Einstein: «Nelle difficoltà ci sono le opportunità. Noi – ha proseguito – abbiamo sempre investito nella specializzazione, nell’internazionalizzazione, nella ricerca e sviluppo e nella sostenibilità, che non vuol dire solo essere green ma anche vicini al territorio, in una logica di filiera. Per noi, che siamo presenti in 57 Paesi, è stato sempre necessario essere globali ma anche locali, mettendo, peraltro, sempre l’uomo al centro: le tecnologie non ci devono condizionare ma essere condizionate dall’uomo».

Il tema dell’allineamento tra sostenibilità, innovazione e strategia di business, è giudicato «una priorità», da Regina Corradini D’Arienzo, ad di Simest, società (del gruppo Cdp) che affianca le imprese nei percorsi di crescita internazionale. «Siamo presenti – ha sottolineato – in 150 Paesi e apriremo nuove sedi all’estero. La prima sarà a Belgrado, poi in Africa; in seguito in Sud America e negli Usa. Quanto agli strumenti di supporto alle imprese, nelle prossime settimane sarà attivo il Fondo394, gestito in convenzione con la Farnesina e rinnovato nella sua operatività, per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato (0,4%) a favore degli investimenti in innovazione e transizione ecologica».

Un argomento, quest’ultimo, su cui si è soffermato anche Renato Mazzoncini, ad di A2A: «L’Europa oggi è leader nella spinta verso la transizione ecologica; in Italia, su questo, possiamo giocarci la partita e per farlo è importante che le imprese continuino a investire. Un grande contributo arriverà anche dallo sviluppo dell’economia circolare. Abbiamo sempre potuto contare su una grande cultura del riciclo: ricicliamo il 22,5% di tutto quello che consumiamo, che è un numero enorme, comparato con tutti gli altri Paesi. E in A2A stiamo progettando una fabbrica per il riciclo delle batterie».

A sottolineare l’importanza della digitalizzazione ci ha pensato Federico Leproux, ceo di Teamsystem, il quale ha spiegato che è «fondamentale che le istituzioni integrino le azioni di sostegno all’economia digitale con misure che siano di stimolo alla diffusione del cloud, delle piattaforme software e dell’intelligenza artificiale». Digitalizzare la supply chain, ha aggiunto, «è la base per la crescita futura delle imprese, sia in chiave di competitività, che di riduzione dell’impatto ambientale, ma deve essere affrontata con un approccio di sistema».

FONTE: “Sole 24 ore”