Roma, 4 ago. – Un recente articolo pubblicato su “Science” ha rivelato come la riduzione dell’inquinamento navale abbia avuto un impatto involontario sul riscaldamento globale. Secondo gli studiosi, la riduzione delle emissioni inquinanti delle navi ha portato a una diminuzione della capacità delle nuvole di riflettere i raggi solari, contribuendo così ad un aumento delle temperature degli oceani.
Nel 2020, l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) delle Nazioni Unite ha imposto regolamenti che hanno ridotto l’inquinamento da zolfo delle navi di oltre l’80%, migliorando la qualità dell’aria a livello globale. Tuttavia, questa riduzione ha comportato anche una diminuzione dell’effetto delle particelle di solfato presenti nelle scie delle navi, che sono responsabili della creazione di nuvole basse che aiutano a raffreddare il pianeta riflettendo i raggi solari. Questa diminuzione ha portato ad un riscaldamento più rapido del pianeta, come dimostrato da diversi nuovi studi.
Il fenomeno si è manifestato in modo particolarmente marcato nell’Atlantico, dove il traffico marittimo è particolarmente intenso. Nei corridoi di navigazione, l’aumento della luce non riflessa ha rafforzato l’effetto di riscaldamento derivante dalle emissioni di carbonio umane del 50%. Questo è stato paragonato alla perdita dell’effetto di raffreddamento causato dalla copertura delle emissioni di una grande eruzione vulcanica.
Sebbene il fenomeno sia preoccupante per il cambiamento climatico, ha offerto anche opportunità interessanti per comprendere come le nuvole possano essere utilizzate per ridurre l’irraggiamento terrestre e abbassare le temperature. Gli scienziati ritengono che l’umanità potrebbe sfruttare questo meccanismo per raffreddare significativamente il pianeta.
Uno studio condotto da Tianle Yuan, fisico dell’atmosfera presso il Goddard Space Flight Center della NASA, ha utilizzato intelligenza artificiale e dati satellitari per dimostrare che le nuvole di scia delle navi sono diminuite di oltre il 50% nei principali corridoi marittimi dopo l’introduzione dei regolamenti IMO. Ulteriori ricerche hanno calcolato che l’impatto dell’effetto di schiarimento delle nuvole causato dai regolamenti IMO ha riscaldato il pianeta di 0,1 watt per metro quadrato, con un impatto maggiore nelle regioni ad alta intensità di traffico marittimo.
Altri studi hanno esplorato l’effetto dell’inquinamento delle navi su diverse tipologie di nuvole, dimostrando che l’inquinamento non solo ha influenzato le nuvole basse, ma ha anche aumentato il volume dei cumuli più alti nell’atmosfera. Questi risultati indicano come l’inquinamento navale abbia un impatto significativo sulla formazione e il comportamento delle nuvole e, di conseguenza, sul clima globale.
In conclusione, lo studio pubblicato su “Science” ha messo in luce un aspetto inatteso dell’effetto dell’inquinamento navale sulla climatologia del pianeta. Sebbene il fenomeno contribuisca all’aumento del riscaldamento globale, ha anche fornito una preziosa base di conoscenza per esplorare potenziali strategie di utilizzo delle nuvole per controllare l’irraggiamento terrestre e mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici. Resta fondamentale approfondire ulteriormente questo tema per trovare soluzioni sostenibili ed efficaci per affrontare la sfida del cambiamento climatico.