Giustizia scandalo: Confedercontribuenti, scarcerati perchè il GIP ha accolto tutte le tesi del PM.

 Nove arrestati di un’inchiesta di camorra della Dda di Napoli stanno per essere scarcerati ed altri sette lo saranno nelle prossime ore perché “il Gip ha copiato pedissequamente la richiesta del pm, addirittura riproducendo la medesima suddivisione in paragrafi e utilizzando le stesse parole”, dunque l’ordinanza difetta del requisito della “autonoma valutazione” da parte del giudice, come previsto dalla legge 47/2005 che ha riformato l’istituto della custodia cautelare. Così la 12esima sezione del Riesame di Napoli, presidente Teresa Arienello, ha annullato gli arresti del commissariato di Marcianise (Caserta), coinvolti in un giro di droga, sesso e protezioni al clan Belforte, e accusati  anche di aver scortato abusivamente il cantante Gigi D’Alessio (estraneo alle indagini). Questa sentenza del riesame è una vergogna su cui noi cittadini dobbiamo reagire, ha dichiarato il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, “in Italia ogni cosa diventa utile per lasciare fuori i delinquenti e questo fa venire meno la fiducia nella magistratura”

Finocchiaro (Pres. Confedercontribuenti): La Saguto sia sbattuta fuori dalla magistratura.

La Saguto (giudice corrotto) deve essere sbattuta fuori dalla magistratura e i suoi colleghi dovrebbero chiederlo con forza attraverso l’associazione nazionale magistrati. A chiederlo a gran voce è invece il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che aggiunge “il rischio vero è che il caso si chiuda con un semplice trasferimento in altro Tribunale. Questo vorrebbe dire la morte della lotta alla illegalità”. Non possono esserci attenuanti per una che doveva onorare il suo incarico senza alcuna macchia.

Viterbo, usura: pestato insegnante che aveva restituito l’85% del “prestito”

Aveva ricevuto un prestito di 10mila euro e ne avrebbe dovuto restituire 45mila. Vittima un insegnante che, giunto all’esasperazione, dopo aver subito minacce e un’aggressione, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, denunciando tutto. E’ successo a Vejano, nel viterbese. L’usuraio, un uomo di Manziana già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato. La vicenda ha avuto inizio quando l’insegnante ha ricevuto un prestito di 10.000 euro dall’uomo. Al momento del prestito l’insegnante aveva dovuto rilasciare più assegni per un ammontare complessivo di 38.000 euro e, col trascorrere del tempo, versare la somma contante di 7.000 euro quali interessi per il ritardo nella copertura dei titoli. Giunto all’esasperazione e non avendo più la forza di continuare a pagare si è rivolto ai carabinieri. In particolare l’uomo ha denunciato alcune minacce avvenute negli ultimi giorni anche nei confronti della moglie e del figlio e un’aggressione con un pestaggio con l’utilizzo di un’arma per convincerlo alla consegna della somma di 300 euro in contanti e un ulteriore assegno di altri 300 euro per l’«ultimo ennesimo ritardo. Ricevuta la denuncia i militari hanno deciso di organizzare un appuntamento con l’estorsore e si sono presentati anche loro. Al momento dell’intervento e dalla perquisizione personale e domiciliare i carabinieri hanno rinvenuto nelle sue disponibilità 6 assegni per un totale di 40.000 euro, la somma contante di 300 euro e una pistola ad aria compressa priva di tappo rosso utilizzata per minacciare le proprie vittime. I militari hanno anche posto sotto sequestro l’auto dell’uomo, una Jaguar di grossa cilindrata. Al termine degli accertamenti, l’arrestato è stato condotto nel carcere di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso verifiche per appurare se altre persone siano state vittime dell’usuraio. AGENZIA ADNKRONOS

Ragione Lazio: Confedercontribuenti plaude alla nuova legge per contrastare l’usura criminale

La Regione ha approvato all’unanimità una legge per contrastare il fenomeno dell’usura, si tratta di uno strumento importante per aiutare le famiglie e gli imprenditori in difficoltà e rafforzare l’impegno contro l’azione delle organizzazioni criminali. 4,8 milioni di euro per finanziare una serie di interventi a favore delle vittime dell’usura nei prossimi due anni. È un ulteriore e decisivo passo che la Regione compie verso la legalità ma anche un messaggio chiaro per sostenere chi si trova in condizioni di difficoltà. Le legge mette in campo una serie di nuovi strumenti e si rivolge anche all’imprenditorialità straniera che investe nel Lazio.