Criminalità: Confedercontribuenti, “Più’ potere alle forze di polizia, meno giustizia fai da te”

Roma, 25 novembre 2015 – “Non serve la giustizia fai da te, ma maggiore potere delle forze dell’ordine affinché abbiano mano libera, nel quadro ovviamente, delle norme costituzionali, per fermare il dilagante fenomeno criminale e mafioso”. Il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, interviene dopo l’uccisione, avvenuta questa notte, di un rapinatore a Milano.

“Gli imprenditori e i cittadini in generale devono essere salvaguardati dallo Stato, non possono correre il rischio di lasciarsi ammazzare nel tentativo di una legittima difesa che costringe all’autodifesa. Ecco perchè chiediamo unamodifica delle norme che spesso rallentano le azioni di polizia nella prevenzione e nella lotta quotidiana, costretti ad attendere i tempi dell’autorità giudiziaria, spesso lenta, perchè oberata da troppe incombenze. Servevelocità nelle azioni repressive, e dunque bisogna lasciare massima autonomia alle forze dell’ordine anche in fase di indagine. L’eccessivo garantismo mortifica lo Stato di diritto, e i cittadini italiani pagano le imposte anche per vedersi garantire la propria sicurezza, senza dovere dubitare dell’efficienza dello Stato” conclude il Presidente di Confederecontribuenti.

Denunciare, conviene? Ad Alberobello 20 Novembre manifestazione Confedercontribuenti per far ripartire famiglie e imprese

ALBEROBELLO – La Confedercontribuenti (Confederazione Nazionale Imprese e Contribuenti) – Delegazione Puglia – Sede di Alberobello, promuove un incontro-dibattito in continuità con l’iniziativa già intrapresa dal Ministero dell’Interno che mira a favorire la denuncia da parte delle vittime di usura.

Durante il dibattito ci saranno testimonianze ed interventi istituzionali, politici e sociali mirati alla risoluzione delle problematiche connesse.

Parteciperanno tra gli altri Carmelo Finocchiaro, presidente della Confedercontribuenti, il cav. Renato  De  Scisciolo,
coordinatore FAI Antiracket Puglia, il dott.  Livio De  Miranda, perito econometrico, l’Avv. Giuseppe  Baldassarre, resp. Confedercontribuenti  Puglia, e il consigliere regionale Donato  Pentassuglia, Presidente della Commissione  Attività Produttive della  Regione Puglia.

L’appuntamento aperto a tutti è per venerdì 20 novembre alle ore 16,30 presso la Sala Convegni “Hotel Sovrano”.

 

Racket, Confedercontribuenti: “Per la Legge Antiusura serve una gestione non burocratica degli aiuti”

Roma, 18 novembre 2015 – Una buona legge anti-usura si considera tale se la sua gestione è in condizione di dare risposte alle vittime del racket in tempi rapidi e certi. Solo cosi’ servirà da sostegno reale e concreto verso chi ha avuto il coraggio di denunciare i suoi aguzzini. Oggi bisogna prendere atto che i tempi di erogazione dei sostegni alle vittime risente di una gestione burocratica che mediamente porta a tempi di oltre un anno per la erogazione del sostegno economico.

Il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, denuncia una situazione, che “urgentemente dovrà essere affrontata dalle autorità preposte se vogliamo non far morire le imprese colpite dalla morsa della criminalità mafiosa. E’ un appello che rivolgiamo soprattutto al Prefetto Giuffrè, uomo sensibile e di grande valore. La legge 104 è una buona legge, ma serve un cambio di passo nella sua gestione“.

Legge “Salva Famiglie”: Confedercontribuenti, “Renderla operativa per salvare la gente dall’usura”

Roma, 13 novembre 2015 – “Bisogna rendere effettivamente operativa la  “legge salva-famiglie” che permette a chi è in gravi difficoltà economiche di rinegoziare i propri debiti contratti con banche, fornitori e persino con Equitalia, permettendo ai privati cittadini di non subire espropri finendo per perdere ogni cosa” secondo Confedercontribuenti.

La legge 3/2012, fu varata per contrastare i devastanti effetti che la crisi economica ha avuto su molti privati cittadini, stretti in una morsa fatta di disoccupazione, riduzione dell’attività lavorativa e scadenze da onorare a cui non riescono più a far fronte anche a causa di eventi eccezionali. Purtroppo l’applicazione non risulta essere “omogenea” in tutta Italia, con interpretazioni diverse sui metodi di accesso alla procedura che variano nei diversi tribunali.

“E mentre le società di riscossione crediti suonano ai campanelli delle famiglie italiane indebitate, i tempi della procedura in molte città diventano lunghi al punto tale da creare serie difficoltà alla famiglie indebitate con banche, finanziarie e fisco”. A dichiararlo il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che chiede unintervento immediato del legislatore affinché si determinino procedure snelle e precise, nell’applicazione della legge.

Sono oltre tre milioni le famiglie in difficoltà con una ricaduta sociale pesante, per questo chiediamo al Parlamento di dare ulteriore impulso ad una norma che puo’ costituire un serio deterrente per non far cadere migliaia di persone nel triste e drammatico fenomeno dell’usura criminale.

Usura Bancaria, Confedercontribuenti: “Serve legge che modifichi tasso soglia”

Roma, 12 novembre 2015 – “Serve una legge che fermi la discrezionalità delle banche nell’applicazione di oneri e interessi che sempre di più determinano l’applicazione di tassi usurai nei rapporti con iclienti e in special modo con le imprese”. E’ quanto dichiara il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, ricordando che le “vittime sono centinaia di migliaia di utenti bancari costretti a chiedere prestiti, mutui e linee di credito su commesse”.

Resta, quindi, prioritaria la riforma legislativa “sulla determinazione da parte della Banca d’Italia della cosiddetta soglia d’usura”, ovvero sul tetto massimo di applicazione degli interessi da parte delle banche sul credito concesso. Sappiamo che per legge vengono stabiliti dei tassi soglia oltre i quali si manifesta l’usura bancaria, ma chi definisce i tassi soglia e con quali criteri? Ovviamente la Banca d’Italia, un istituto di diritto pubblico, non legislativo e a partecipazione pubblica e privata, che ha anche l’importante compito di vigilare sul sistema bancario italiano. Purtroppo il “peso” dello Stato nelle quote di Bankitalia è davvero molto limitato, ma qualche numero  potrebbe chiarire meglio la situazione:

  • 5,66% quota pubblica (INPS e INAIL)
  • 94,33% quota di banche e assicurazioni private (ai primi posti spiccano Intesa, Unicredit, BNL, MPS, Generali, Fondiaria SAI)

“E’ assolutamente irragionevole – afferma Finocchiaro – che di fronte al fatto che oggi per le banche il costo del denaro è allo 0,5%,la soglia di usura determinata da Via Nazionale sia ancora quella di un tasso dell’ 8,5% su mutui a tasso fisso e del 7,71% su mutui a tasso variabile, soglia altissima se teniamo conto che nel 2007 quando le banche compravano il denaro al 4% la soglia di usura era determinata all’8,3% su base annua.

Ancora più scandalose le soglie applicate su crediti personali e carte revolving dove il tasso usura resta ancora al24,61% e sui prestiti vatia dal 18,46% al 18,41%. Finocchiaro ricorda che “nel 2011 si è fatta una legge in favore dei banchieri modificando il criterio di calcolo della soglia trimestrale: prima si prendeva la media dei tassi praticati per un determinato tipo di finanziamento e lo si aumentava del 50%; ora la base di partenza è sempre il tasso medio praticato che però va aumentato del 25% e al quale va poi sommato un altro 4%”. “Insomma una norma che penalizza gli utenti bancari e fa lievitare il costo dei prestiti”.

Confedercontribuenti chiede una modifica legislativa che eviti un aumento senza ragione del costo del denaro, portando il tasso soglia entro e non oltre un aumento del 50% rispetto all’andamento medio di acquisto del denaro da parte delle banche nell’ultimo semestre. Questo significherebbe per le imprese e le famiglie un risparmio di almeno il 70% rispetto all’attuale costo per interessi.

Si chiedono, inoltre, norme legislative precise nell’applicazione di tutte quelle voci e commissioni che fanno ulteriormente lievitare il costo del denaro portandoli a sforare la soglia già altissima del tasso usuraio oggi in vigore. Una modifica necessaria e improcastinabile riguarda i costi applicati sulla commissione di istruttoria veloce.

Infine, bisogna determinare un sistema di valutazione per gli affidamenti omogeneo e non discrezionale da parte delle singole banche. Oggi in ragione del rating assegnato sugli affidamenti le banche aumentano in maniera esponenziale i tassi. Il Parlamento intervenga facendo una riforma credibile e utile sia alle imprese che al sistema bancario. La diminuzione del costo del denaro è una priorità per affrontare la crisi e rendere competitive le imprese che sono oggi penalizzate dal caro denaro, sia sul fronte della competitività nazionale che internazionale.