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Catania, i laboratori di analisi hanno esaurito il budget regionale, aumentano le spese per i cittadini, costretti a pagare le analisi cliniche.

Di
Lucia Cutrona
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10 Maggio 2024

Da molti cittadini di Catania arriva un grido d’allarme da parte di quanti si rivolgono ai laboratori di analisi cliniche convenzionati con il Sistema Sanitario Regionale, molti dei quali non sono più in grado di erogare sia gratuitamente che in convenzione tutte le prestazioni richieste dai medici di base. Tali strutture ambulatoriali non sono più in grado di poter accettare ricette ed esenzioni, avendo appunto esaurito già da diversi mesi il budget assegnato dalla Regione Siciliana, che non ha ancora individuato le risorse adeguate per far fronte all’aumento esponenziale di richieste di prestazioni.
“Per questi motivi tanti cittadini sono costretti a pagare la prestazione se hanno i soldi per poterlo fare, oppure devono rinunciare alle cure. Questa purtroppo non è una condizione eccezionale ma una regola quotidiana che dura ormai da troppi anni e che sta trasformando il diritto alla salute un miraggio. Assistiamo, anche, che al fatto che i laboratori di analisi decidono in quali giorni della settimana far valere la convenzione e quando invece essa non funziona, ciò vuol dire che ci sono cittadini di serie A perché usufruiscono del budget regionale e quelli di serie B in quanto non riescono ad accedere al budget pubblico.
Il Governo Schifani di fronte a questi problemi che risposta da ai siciliani? Nessuna.
Così come poco efficaci sono le risposte per eliminare le lunghe liste d’attesa. Tant’è che occorrono molti mesi per soddisfare un bisogno di salute, un accertamento diagnostico, un ricovero. Il diritto pubblico alla cura e alla salute deve essere garantito così come prevede la nostra Costituzione.
La Consigliera del III Municipio Angela Cerri – insieme alle associazioni: Comunità in Progresso, Movimento per la Legalità, Comitato Cittadino Vulcania, La Girandola, Onda, G.r.i.s.e., Come Ginestre, Confedercontribuenti Sicilia hanno deciso di denunciare questo stato di cose e difendere i cittadini che, senza nessuna colpa, si trovano in difficoltà, perché costretti a dover affrontare di tasca propria le spese per prestazioni sanitarie che invece dovrebbero continuare ad essere erogate gratuitamente. E’ ora di dire basta e porre fine a questa deprecabile ingiustizia che peraltro si perpetua paradossalmente ogni anno a danno dei contribuenti, quasi a dimostrare la mancanza della volontà di proteggere fino in fondo la salute dei siciliani.
La Regione Siciliana, denuncia la consigliera Cerri, non ha ancora individuato le risorse adeguate per far fronte all’aumento esponenziale di richieste di prestazioni di laboratorio. Non tolleriamo questo atteggiamento della Regione Siciliana profondamente irrispettoso nei confronti dei cittadini siciliani. La Regione non può fare orecchio da mercante, noi attendiamo risposte immediate dalla politica e dall’assessorato Regionale alla Salute e ci auguriamo che venga ripristinata quanto prima possibile l’ordinaria erogazione delle prestazioni.”