DIVENTA SOCIO

Carmelo Finocchiaro (Confedercontribuenti): Si vota domani per una nuova Catania. La povertà a Catania non fa’ parte dell’Agenda di nessuno candidato sindaco

Di
Redazione
|
28 Maggio 2023

I numeri del Report dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse: la disoccupazione è la problematica più rilevante, tra le richieste spiccano alimenti, pagamento di utenze e farmaci. Prevalentemente italiani, di età compresa tra i 34 i 54 anni e con problemi abitativi. Ma nessuno dei candidati sindaci alle elezioni amministrative di Catania ha messo nella sua agenda elettorale il problema della poverta’ che attanaglia la nostra città. Questo afferma il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, dopo la conferma sui dati sulla povertà a Catania pubblicati nel rapporto della Caritas diocesana. I dati sono allarmanti nel corso del 2022 i servizi della Caritas Diocesana di Catania hanno registrato 343.333 interventi, circa diecimila in più rispetto al 2021. Il dato è contenuto nel 5° Report dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse “Un cuore che vede dove c’è bisogno di amore” che effettua una panoramica degli interventi di supporto a persone vulnerabili che passano quotidianamente dall’Help Center della Stazione Centrale per colazione, cena, vestiario, prodotti per l’infanzia, potendo inoltre usufruire di servizi igienici e di una doccia calda. Per i più fragili non solo servizi a bassa soglia: sono presenti anche forme di supporto più complesse come le accoglienze per donne vittime di violenza con minori, le consulenze dedicate al disbrigo delle faccende burocratiche, il sostegno economico per il pagamento delle utenze, attività di consulenza legale e sui problemi bancari. Un censimento che si estende anche alle Caritas Vicariali e Parrocchiali dell’Arcidiocesi di Catania – 5.740 persone assistite nel 2022 – e al variegato mondo delle Associazioni – 1.676 persone aiutate nel 2022 – che operano in città e nei comuni limitrofi in molteplici forme: dalla lotta alla dispersione scolastica alla consulenza per i permessi di soggiorno passando per la prima accoglienza e fino alle attività laboratoriali per minori e genitori in quartieri difficili.

CARITAS DIOCESANA DI CATANIA

Nel corso del 2022, gli interventi dei servizi della Caritas Diocesana di Catania hanno manifestato, in linea generica, una tendenza in crescita per rispondere in maniera adeguata alle molteplici richieste arrivate dal territorio dell’Arcidiocesi. L’elemento numericamente più significativo risiede tradizionalmente nella gestione della Mensa dell’Help Center della Stazione Centrale. Quotidianamente, festivi inclusi, gli oltre 300 volontari della Caritas Diocesana, operando in gruppi che coprono sette turni settimanali, preparano e distribuiscono pasti caldi e altri beni di prima necessità per circa 700 interventi alimentari, pari a 267.434 all’anno. Cresciuti anche gli aiuti del Centro di Ascolto dell’Help Center, passati da 2.465 a 3.796: si tratta di cura e igiene della persona, supporti economici (pagamento delle utenze, acquisto di titoli di viaggio), distribuzione di vestiario e coperte, servizi tecnologici (ricarica dello smartphone, prenotazioni online, redazione di curriculum vitae, telefonate, gestione della posta elettronica e/o l’invio email), orientamento presso le strutture di accoglienza. Gli altri servizi comprendono il microcredito, la consulenza legale, la rete di accoglienza sanitaria, il centro di ascolto diocesano, il gruppo appartamento, le accoglienze e la messa a disposizione per gli sbarchi.

IL PROFILO DELL’UTENTE MEDIO: UOMO E SENZA CASA

Diverse centinaia di persone si presentano quotidianamente all’Help Center della Stazione Centrale per chiedere un aiuto di varia natura. Dai dati statistici registrati tramite il sistema OspoWeb di Caritas Italiana emerge che mediamente si tratta di uomini (66%), privi di abitazione, con domicilio di fortuna oppure ospitati da amici e parenti temporaneamente (30%), nella fascia di età compresa tra 34 e 54 anni (65%). La provenienza, invece, è pressoché identica: 50% gli italiani e 50% gli stranieri.