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IL GIUDICE VINCENZO SAITO RIFIUTA TUTTE LE COSTITUZIONI DI PARTE CIVILE NEL PROCESSO CONTRO LIDL ITALIA, CONFEDERCONTRIBUENTI SUL PIEDE DI GUERRA PER UN DIRITTO SANCITO DALLA LEGGE

Di
Redazione
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7 Febbraio 2017

Presso il Tribunale di Ragusa  iniziava il  processo per frode commerciale  nei confronti di LIDL-ITALIA ai danni dell’agricoltore Maurizio Ciaculli, Confedercontribuenti di cui è responsabile nazionale antiracket, ha presentato tramite l’avv. Alessandro Palermo la costituzione di parte civile.

L’imprenditore agricolo Maurizio Ciaculli ha denunciato  i responsabili di LIDL-ITALIA per aver commercializzato melanzane con il suo marchio ma provenienti dalla Spagna. Dopo la sua denuncia è stato vittima di attentati. Inoltre Maurizio Ciaculli ha perso tutti i suoi beni per la vendita alle aste giudiziarie: l’azienda agricola, il capannone e la casa di abitazione andranno all’asta il prossimo anno. Poiché ad essere danneggiata è tutta l’economia agricola oltre ai consumatori oltre a Confedercontribuenti hanno presentato costituzione di parte civile anche altre istituzioni.

Costituirsi parte civile è il metodo previsto dalla legge per consentire alla vittima di un reato di chiedere il risarcimento dei danni direttamente nel processo penale.

Come prevede la legge le varie istituzioni ed anche la parte offesa, tramite un legale ad apertura dibattimento, questa mattina hanno consegnato la richiesta scritta al giudice Vincenzo Saito che lasciando tutti allibiti avrebbe così dichiarato: – “Contrariamente a quello che dice la Cassazione a sezioni Unite il giudice ritiene la costituzione di parte civile una scorciatoia e non essendoci azioni civili contro gli imputati,  per non appesantire l’udienza rigetta tutte le richieste”.

Dalla frode commerciale è evidente che ci siano stati dei danni economici, anche rilevanti  sia all’imprenditoria che al consumatore ed è naturale chiederne il risarcimento.

Confedercontribuenti si è sempre schierata a fianco delle vittime di racket e dell’usura criminale e bancaria, scopo della confederazione è quello di sostenere le piccole imprese nella lotta alla criminalità al fine di promuove lo sviluppo economico dei piccoli contribuenti e del Paese.

L’interesse alla costituzione di parte civile della Confedercontribuenti nell’odierno procedimento penale a fianco alla persona offesa  il sig. Maurizio Ciaculli,  che è il responsabile nazionale antiracket della Confedercontribuenti, rappresenta e incarna perfettamente i valori perseguiti dall’associazione.

Dopo l’inaspettato rifiuto del giudice  l’avv. Alessandro Palermo di Confedercontribuenti allibito ha dichiarato: “Nella mia esperienza di legale non ho mai assistito all’estromissione di parte civile tutti i richiedenti e soprattutto della parte offesa.  La Corte di Cassazione a Sezioni Unite nella sentenza Thyssenkrupp n. 38343/2014 chiarisce  l’evoluzione giurisprudenziale in tema di ammissibilità delle associazioni ed enti a costituirsi parte civile. Nell’odierno procedimento penale gli imputati hanno leso con la loro condotta illecita beni giuridici attinenti al corretto e leale svolgimento delle attività commerciali e imprenditoriali”.